Tommy Hilfiger non si sbilancia a lanciare un banalissimo allarme utili, ma elimina il problema alla radice. La nota casa di abbigliamento americana ha infatti dichiarato che non ha nessuna previsione da fare per il 2005, aggiungendo che le vecchie stime annunciate non sono più da considerarsi valide. Ma non è tutto, perché l'azienda preferita dai teen ager newyorkesi ha annunciato che i risultati relativi all'andamento del terzo trimestre del 2004 verranno comunicati in data da stabilirsi rispetto alle previsioni per il protarsi di un'indagine interna sui propri bilanci.
Lo scorso settembre, infatti le autorità federali, hanno avviato un'inchiesta per valutare le politiche fiscali del gruppo relative agli ultimi esercizi. In questi giorni la Procura di New York sta indagando sulle commissioni pagate da parte di varie controllate a Tommy Hilfiger Limited per alcuni servizi, e su altri temi fiscali connessi.
Per contro, il gruppo di abbigliamento ha dichiarato di aver costituito un comitato speciale per condurre una propria inchiesta interna. In base ai risultati parziali annunciati per il trimestre chiuso al 30 settembre, l'utile pre-tasse dell'azienda è calato del 14% a 69,3 milioni di dollari a fronte di un fatturato in contrazione del 2% a 536,1 milioni di dollari.
Estratto da Finanza&Mercati del 4/11/04 a cura di Pambianconews