Foxtown sbarcherà in Cina entro l'anno prossimo. Il factory store aperto da Silvio Tarchini a Mendrisio nel 1995, dopo avere raggiunto nel 2003 un giro d'affari di 130 milioni di franchi svizzeri, ora guarda a Oriente. L'accordo ratificato proprio in questi giorni, permette all'outlet elvetico di essere il primo operatore europeo di questo tipo a insediarsi in Cina, anticipando la concorrenza.
«Il boom delle griffe occidentali in Cina, spiega Tarchini, ha creato la necessità di aprire boutique in loco, ma poi ha posto il problema della gestione delle rimanenze di fine stagione». Viste le distanze, i costi di spedizione sono infatti molto onerosi, ma proprio il sistema delle stock house riesce ad assorbirne una buona parte.
«L'accordo di joint venture con la Orient International Enterprise di Shanghai, continua l'imprenditore, prevede la posa della prima pietra a marzo 2005 per aprire entro la fine dell'anno». Ma attenzione a non fare confusione. L'abilità nella contraffazione maturata dai cinesi è infatti arrivata al punto di anticipare la mossa di Tarchini con la creazione di un falso Foxtown made in China, un negozio nel centro di Shanghai. Il vero Foxtown, invece, occuperà 40mila metri quadri nel distretto di Songjang, a 50 km dal centro di Shanghai, dove è previsto un afflusso di tre quattro-milioni di visitatori (possibili acquirenti) all'anno.
Estratto da Finanza&Mercati del 30/10/04 a cura di Pambianconews