Non è una mera lista di richieste al Governo, ma una linea di condotta per riportare il settore tessile e abbigliamento a elemento trainante dell'economia italiana. Data la rilevanza del problema, sul documento congiunto firmato giovedì scorso da imprese e sindacati è necessario aprire un confronto direttamente con il presidente del Consiglio. La sollecitazione è giunta ieri da Paolo Zegna, presidente di Sistema moda Italia, firmatario del progetto di politica industriale per il settore insieme all'Associazione tessile (Ati), a Tessilvari e ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
Tra i punti messi in rilievo c'è anche la necessità di trovare il modo di incentivare la crescita delle Pmi, favorendo alleanze, aggregazioni e accordi di collaborazione. "La possibilità di aggregazioni, anche sul piano distributivo, è molto importante, perchè oggi le aziende piccole sono quelle che soffrono di più e con la loro scomparsa si corre il rischio di perdere un capitale di conoscenze molto importante" ha ricordato Giorgio Giardini, presidente di Tessilvari. Ma da parte delle imprese ci vuole "una scatto di volontà, ha aggiunto Zegna, per capire che qualche matrimonio è necessario".
Intanto si accorciano i tempi per l'unificazione delle associazioni di settore (entro fine anno o al massimo l'inizio del prossimo si dovrebbe arrivare all'accordo per l'ingresso di Ati nella Smi) e per l'avvio della fiera unica del tessile. "Il debutto, ha assicurato Zegna, avverrà a Milano nel settembre 2005".
Estratto da Il Sole 24 Ore del 26/10/04 a cura di Pambianconews