Robert Polet, già presidente e amministratore delegato del gruppo Gucci è il nuovo De Sole e quindi in questo ruolo vuole avere il controllo su tutto. Venendo da un altro settore, quello del mass market, si è preso un po' di tempo prima di poter gestire Gucci direttamente. Evidentemente adesso i tempi sono maturi e Polet da mercoledì scorso è stato nominato anche amministratore delegato e presidente della divisione Gucci prendendo il posto di Giacomo Santucci.
Santucci non condivideva l'approccio troppo massificato del nuovo “corso Polet” verso il brand Gucci e non gli andava giù che venissero fatti pochi investimenti sul marchio che invece dava da mangiare ai brand del gruppo che non generano ancora profitti come Alexander Mc Queen, Stella Mc Cartney o lo stesso Yves Saint Laurent. Dal canto suo PPR lamentava i profitti e le vendite di Gucci ritenendole troppo basse. Questo, secondo le fonti ufficiose, quelle ufficiali danno una versione del tutto diversa. Ppr si trincera dietro il silenzio. Santucci, raggiunto al telefono smentisce tutti i dissapori tra lui e il gruppo francese e si dice sorpreso della decisione presa da Ppr nei suoi confronti .
“Gli argomenti che mi sono stati portati da Ppr per terminare il nostro rapporto mi lasciano assolutamente sbigottito spiega. Pensano che sia stato io a veicolare le notizie riportate nell'articolo di WWD che dicono in qualche modo possono danneggiare l'immagine del marchio. Argomentazioni che ritengo fuori da ogni grazia di Dio. Che ci fossero dei problemi sulla rinegoziazione del mio contratto era un fatto di dominio pubblico. E poi c'erano delle interviste rilasciate da me a quotidiani italiani con concetti antitetici rispetto alle voci riportate da WWD che non condivido assolutamente”.
Estratto da Affari & Finanza del 25/10/04 a cura di Pambianconews