A fronte di segnali di stabilizzazione del fatturato e dell'attività produttiva settoriale nel primo semestre dell'anno, i dati più preoccupanti emersi dall'indagine congiunturale di Sistema Moda Italia, oltre che alle dinamiche del mercato del lavoro (dove si scontano nuovi cedimenti dell'occupazione), fanno riferimento alla mancata realizzazione delle aspettative di ripresa per la raccolta ordini relativa alla prossima stagione estiva (P/E 2005).
Nella prima parte di quest'anno, sia l'attività produttiva che le vendite del settore abbigliamento-maglieria-calzetteria (AMC) si sono stabilizzate. Nel terzo trimestre dell'anno si riscontra infatti un nuovo incremento delle vendite sui mercati esteri (+2,7% nei dati di pre-consuntivo forniti dalle aziende), mentre residue difficoltà continuano a caratterizzare la domanda interna.
Come emerso più volte in passato, tuttavia, anche i dati più recenti confermano che la scelta di quanto e dove produrre non è “data” per le aziende; queste invece, stagione dopo stagione, decidono in base alla situazione contingente (tendenze moda, andamento dei vari mercati, posizionamento vis à vis del retail, ecc.) come allocare la produzione.
Questa continua ricerca di “efficienza” tuttavia si riflette negativamente sul mercato del lavoro: in assenza di chiari segnali di inversione di tendenza sul fronte della domanda infatti sono proseguite le razionalizzazioni produttive e, negli ultimi due trimestri, questo dovrebbe essersi tradotto in cedimenti occupazionali superiori all'1%.
A cura di Pambianconews