Da due o tre stagioni il denim batte ogni classifica di vendita. Funziona bene. Anche nelle boutique del lusso. «Ma, non è il jeans semplice, quello basico, a funzionare. Non per niente aziende come Levi's, Lee o Wrangler hanno seri problemi. Ad andare bene è il denim costruito ed elaborato che non deve avere un sapore industriale, ma artigianale». A spiegarlo è Claudio Buziol, presidente di Fashion Box, l'azienda che, per capire di chi si sta parlando, fa Replay e che, insieme a marchi come Diesel e a Miss Sixty, è tra i produttori italiani più importanti in questo settore.
«Gli italiani sono i più forti nel mercato europeo nel jeans sofisticato». Ne è convinto Buziol e cita solo un altro marchio europeo che va alla grande: GStar che è olandese. «Il prodotto non basta, spiega il presidente di Replay, bisogna proporre degli stili di vita al consumatore insieme ad un'immagine coerente e credibile… le aziende oggi per funzionare devono avere la media del 10 in pagella».
«Abbiamo fatto una retail company diretta, guidata da Thierry Andretta (ex ad di Belfe), spiega Marco Bortoletti, amministratore delegato e socio di minoranza del gruppo di Asolo. Abbiamo già pianificato una serie di aperture di negozi». Intanto hanno comprato un vecchio albergo a Miami che faranno diventare un negozio a più piani nel giro di un anno e mezzo. Ma prima di allora apriranno nei centri commerciali di Miami, Los Angeles e Chicago. Nel prossimo anno e mezzo vogliono aprire cinque negozi su strada e un certo numero nei centri commerciali. La Cina per adesso viene messa tra parentesi, a parte i tre negozi che già hanno a Shanghai e a Hong Kong.
Estratto da Affari & Finanza del 18/10/04 a cura di Pambianconews