Prendi un amico cartotecnico, chiedigli di disegnare una collezione di calzini in Veneto e poi vai a produrli in Croazia. Accade così a uno come Sandro Veronesi della Calzedonia, che partito con cinque macchine per i campionari si ritrova a dar lavoro a 6 mila persone sparse per il pianeta. «L'importante è fare le cose con semplicità» minimizza lui, che è arrivato a fatturare 341 milioni di euro e ad aprire 1.635 negozi a marchio Calzedonia, Intimissimi e Tezenis, la nuova catena di intimo per uomo, donna e bambino che offre prezzi aggressivi con la formula self service.
Quanto ai concorrenti, sorti come funghi, vale la logica di mercato: «Ieri c'erano mille mercerie, ora ci sono cento catene. L'importante è offrire un buon prodotto e fare comunicazione». Lui la fa. Invitando Fiorello all'inaugurazione della nuova sede a Dossobuono di Villafranca (Verona), o escogitando campagne pubblicitarie amate dalle donne perché concepite, primariamente, da donne: «L'80 per cento del personale in azienda è femminile».
Estratto da Panorama del 15/10/04 a cura di Pambianconews