Continua il cielo negativo per il settore calzaturiero marchigiano appena stemperato dal dato sull'export del distretto che nel primo semestre 2004 ha messo a segno, secondo i dati Istat, un +8 per cento. Ma la produzione è ancora in calo: l'indagine a campione di Confindustria Marche per il secondo trimestre 2004 ha infatti evidenziato un -5,1% rispetto allo stesso periodo del 2003 e un calo complessivo delle vendite più esiguo (-0,4%).
Il settore, con un fatturato nel 2003 di oltre 2,6 miliardi, rappresenta circa il 30% dell'industria manifatturiera regionale e una quota relativa all'export che copre il 55% del totale regionale. Le imprese calzaturiere marchigiane producono tutte le categorie merceologiche, in prevalenza calzature in pelle, mentre in forte crescita sono gli articoli di lusso e il pronto moda.
Circa il 75% della produzione viene esportato, e le principali direttrici di vendita all'estero fino ad oggi sono state la Germania (15%), la Francia (11%), il Regno Unito (10%), gli Usa (14%), i Paesi Bassi (6,2%), i Paesi asiatici (6%) e il mercato dei Paesi dell'ex Unione sovietica (oltre il 10%), dove oltre l'80% delle calzature importate viene dalle Marche.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/10/04 a cura di Pambianconews