Venerdì Mario Boselli, presidente della Cnmi, ha presentato una ricerca ad Atene nel titolatissimo convegno Passion wanted for a new Europe, organizzato dalla McKinsey. «Un'importante occasione di confronto e di riflessione, spiega Boselli. Un'analisi a tutto campo su settori diversi e ad alta specializzazione. Per valutare lo stato delle cose, e soprattutto per guardare al futuro: dal declino dell'Europa, di cui tanto si parla, alla sua rinascita o almeno, alla speranza che questo avvenga».
Con il ragionato ottimismo di chi, per scelte imprenditoriali, da tempo ha avviato una fabbrica tessile in Slovacchia, Boselli ha accolto i duemila giornalisti accreditati all'ultima settimana della moda di Milano con una breve lettera che tra l'altro dice: «Noi europei, più di altri, dobbiamo muoverci, rimetterci in gioco, assumere più rischi per cogliere maggiori opportunità. L'Europa, questa splendida Europa rinvigorita dall'entrata nella comunità di 10 nuovi membri, già oggi può guardare con maggiore energia a un futuro migliore».
Ma ci sarà ancora posto, in questo futuro, per il sistema del tessile-abbigliamento, o non sarà piuttosto sostituito dalle catene della grande diffusione nice price e della produzione che arriva dall'Asia, e soprattutto dalla Cina? «Trent'anni, fa sembrava avviata a una crescita interessante, viste le dimensioni, ma faticosa. Nessuno avrebbe potuto immaginare l'accelerazione esponenziale degli ultimi cinque, sei anni. Sarà un concorrente globale e ferratissimo. Ma noi abbiamo ancora qualcosa da dire. E per quanto riguarda la moda, settore che conosco a fondo, ne sono sicuro».
Estratto da CorrierEconomia del 11/10/04 a cura di Pambianconews