I dati raccolti da Pambianco Strategie di Impresa parlano chiaro: i ricavi delle quotate hanno invertito la tendenza e nel primo semestre hanno fatto registrare un incremento del 3,6 per cento. Le buone notizie non si fermano al fatturato: anche la redditività, intesa come utile netto, evidenzia i primi segnali di ripresa, passando dal 5,3% del periodo gennaio-giugno 2003 al 69% del 2004. Un dato particolarmente significativo se visto accanto alla serie negativa degli anni passati: dal 9,2% del 1990 la redditività era scesa progressivamente all'8% nel 2000, al 6,4%o nel 2001, al 6,3 nel 2002, al 5,5 nel 2003.
«Questi dati parlano chiaro: il fondo del barile è stato toccato, ora si riparte», conferma Carlo Pambianco, presidente della società di ricerche e consulenza che negli ultimi anni era stato costretto, di fatto, ad annunciare solo cattive notizie e dati sconfortanti. «Queste performance sono nella maggior parte dei casi, dice Pambianco il risultato di strategie imprenditoriali ma anche di scelte coraggiose: Bulgari, Tod's e molte altre aziende hanno continuato a investire anche in tempi di crisi, sia in capacità produttiva che nella rete di distribuzione, ma anche in comunicazione e marketing. Ora che il vento della ripresa ha cominciato a soffiare, queste aziende raccolgono i risultati».
Il buon andamento del semestre e il generale clima di ripresa favorirà il processo di concentrazione che era stato avviato negli anni scorsi? «L'ondata di fusioni e acquisizioni a cui abbiamo assistito non credo si ripeterà. Anche perché non tutte sono state operazioni di successo. Ma sicuramente ci sarà più vitalità e credo anche che chi ha rinunciato alla quotazione, come Prada, aspettando tempi migliori, ora tornerà a prendere l'ipotesi in seria considerazione», conclude Pambianco.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/09/04 a cura di Pambianconews