La ripresa dopo le ferie estive si annuncia molto impegnativa per parecchi dei principali gruppi della moda italiana, caratterizzati come sono da grandi cambiamenti: famiglie che cercano di separare il ruolo di azionista da quello di gestore e rivoluzioni manageriali. Eventi portatori di nuova linfa ma anche difficili da metabolizzare per un'organizzazione complessa qual è un'azienda. Criticità che vanno ad aggiungersi a una condizione di mercato che continua a essere faticosa.
Versace ha un nuovo amministratore delegato, un manager esterno, Giancarlo Di Risio. In Luxottica si è insediato Andrea Guerra. Gucci (di proprietà francese, ma italiana per nome, produzione e ancora diversi dei suoi dirigenti), dove il ceo Robert Polet è arrivato solo due mesi fa, ha nuovi capi nelle controllate Alexander McQueen e Stella McCartney e altri manager sono in arrivo, a partire, se l'indiscrezione sarà confermata, dal capo del personale nella persona di Franco Furnò.
Benetton vive l'assestamento dopo l'andirivieni che si è registrato nell'ultimo anno; così come Marzotto, dopo i mesi convulsi che hanno portato all'uscita di Pietro e al formarsi di un gruppo di controllo familiare più definito. Mentre in Coin entra nel vivo la gara per l'uscita della famiglia dall'azionariato. Per citare i casi più grossi.
Estratto da CorrierEconomia del 6/09/04 a cura di Pambianconews