Dal tabacco alla moda: Piofrancesco Borghetti punta sull'abbigliamento. Dopo la sconfitta nella gara per la privatizzazione dell'Eti, finita all'inglese Bat, che ha superato l'offerta degli Imprenditori Associati, la cordata che riuniva molti bei nomi dell'imprenditoria nostrana, guidata da Borghetti (amministratore delegato, con questo ruolo peraltro guida il gruppo delle profumerie Limoni) e Luca di Montezemolo (presidente), il manager bolognese diventa azionista di controllo della casa tedesca di abbigliamento Tom Taylor e annuncia: «Voglio costruire un polo tessile da un miliardo di euro entro tre anni».
L'acquisizione di Tom Taylor, marchio molto noto in Germania, Austria e Svizzera, è stata perfezionata lo scorso 30 giugno. Brandinvest, holding controllata per il 70% da Borghetti, ha rilevato il 51% dell'azienda di abbigliamento di Amburgo, con un'opzione per rilevare un altro 24%, mentre il restante 25% del capitale fa capo a Miki Rosenblatt, l'imprenditore tedesco che resta amministratore delegato del gruppo.
«Tom Taylor è una grande operazione: è un'azienda con 200 milioni di fatturato diretto, in nero e senza debiti. Produce in India, Indonesia, Cina e Turchia. Mi ricorda un po' la Hugo Boss di 10 anni fa, si può sviluppare ancora molto. Questo è solo il primo passo», sostiene Borghetti.
Estratto da Corriere della Sera del 8/08/04 a cura di Pambianconews