Diesel, l'azienda di Renzo Rosso, che ha chiuso il 2003 con un giro d'affari mondiale di oltre 650 milioni di euro (in crescita a due cifre), si appresta a lanciare una nuova campagna che verrà declinata prima in affissione e settimanali, in agosto, e da settembre su mensili e internet. “Sono 30 trip acidi, onirici, diurni, i cosiddetti day dreams”, spiega Antonella Rossi, direttore marketing di Diesel, “quelle pause mentali che ci concediamo durante il giorno. Sono i sogni di ognuno dei protagonisti dei 30 soggetti, che presentano i pezzi della nostra collezione, ma che poi, nei filmati, virano verso atmosfere a volte graffianti, inquietanti, o molto ironiche”.
Diesel resta tra le poche aziende del mondo del fashion a credere nella comunicazione creativa. Perché?
Da sempre usiamo la comunicazione per costruire un legame intimo e diretto col consumatore. Ironia, innovazione, imprevedibilità, carica creativa dirompente con la giusta leggerezza e dissacrazione sono tradizionalmente state alla base della nostra comunicazione sin dalla prima campagna del 1991. Abbiamo inventato un linguaggio ironico che poi altri hanno usato e che ora è diventato persin banale.
Tanta stampa e affissione, poca tv. Perché?
La tv è sempre meno centrale nella nostra comunicazione. Nell'uso dei media non vogliamo essere prevedibili. La tv l'abbiamo usata lo scorso anno dopo tre anni di silenzio. In gran parte canali satellitari e Mtv. Faremo affissione solo a Iesolo e Riccione. E ci piace usare mezzi non classici per raggiungere il target giovane. Vogliamo concentrarci su cose che ci piacciono, sponsorizzazioni, scouting.
Estratto da Italia Oggi del 23/07/04 a cura di Pambianconews