Rimborso al 40% dei bond in scadenza (per il rimanente 60% viene proposto il pagamento in azioni) e impegno da parte dell'azionista di maggioranza a sostenere finanziariamente il rilancio della società. E' questo, in sintesi, il contenuto del piano finanziario della Finpart approvato lunedì sera dal consiglio di amministrazione, che sarà sottoposto oggi al vaglio delle banche creditrici. Di fatto, un default tecnico, dal momento che la società non è in grado di rimborsare il debito; in pratica, per la holding della moda l'ultima chance per sopravvivere. Contestualmente all'approvazione del piano, l'ex amministratore delegato Gianluigi Facchini si è dimesso da tutte le cariche, ufficialmente «per motivi personali».
«Nonostante la pesantissima situazione ereditata, ha dichiarato da parte sua il presidente e azionista di riferimento Gianni Mazzola, abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile per salvaguardare innanzi tutto le oltre 2 mila persone che lavorano nel gruppo e i numerosi azionisti e obbligazionisti. Ora serve l'impegno di tutti».
Lo stesso Mazzola promette a questo proposito di sostenere il piano attraverso due strade: la conversione in capitale di finanziamenti personali anticipati alla società per circa 21 milioni di euro e la sottoscrizione di nuove azioni per ulteriori 20 milioni di euro. Per questo è prevista la convocazione di un'assemblea straordinaria dei soci con all'ordine del giorno la delega al consiglio per aumentare il capitale sociale «fino a un massimo di 300 milioni di euro» in una o più riprese e «con l'eventuale esclusione del diritto di opzione».
Estratto da Corriere della Sera del 21/07/04 a cura di Pambianconews