Il centro commerciale è sempre più di moda in Italia. Il Fiordaliso nella periferia di Milano, Le Gru alle porte di Torino, il Carosello a Carugate, Le Rondinelle a Brescia, Orio al Serio a Bergamo, Auchan a Mestre e a Roma, La Romanina o Cinecittà 2 a Roma, sono battutissimi. Basta mettere piede in qualcuno di questi centri, nel fine settimana, per rendersi conto della grande massa di gente che li frequenta. Dalla tecnologia ai casalinghi, dai gioielli alla moda, si trova di tutto. Visti i tempi di magra, la gente si riversa sempre più numerosa in queste piazze periferiche dello shopping a prezzi “facili”.
«Il rapporto qualità-prezzo e la rotazione veloce dei prodotti sugli scaffali in questo momento pagano molto di più dell'immagine che una volta era la cosa più importante nella moda», sottolinea Silvano Storer, oggi consulente in proprio, con un passato in Marzotto, Stefanel Edizioni Holding del gruppo Benetton e in Finpart.
E che il centro commerciale sia il canale distributivo del futuro lo dimostra l'interesse dei fondi di Private Equity verso le catene di negozi che lo popolano. L'ultima mossa è proprio di questi giorni. Arca Impresa è entrato con l'85% nella società Diffusione Italiana Preziosi che, con un fatturato 2003 superiore ai 25 milioni di euro, gestisce il marchio Blue Spirit, classico esempio di catena specializzata nella distribuzione di gioielleria che conta 200 punti vendita in Italia e 75 all'estero.
Estratto da Affari & Finanza del 19/07/04 a cura di Pambianconews