Com'è sua abitudine, ha assistito a molte delle 54 sfilate in programma a Milano moda uomo, la rassegna dedicata all'abbigliamento di lusso per l'estate 2005, e anche a qualche presentazione delle 47 organizzate negli show room. Ha parlato con imprenditori, ha saggiato il polso degli industriali, e oggi Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda, si dichiara tranquillo. E anche più ottimista di quanto fosse a inizio anno, quando con cautela definiva il primo trimestre «decisamente non brillante».
«Se gli ordini continuano ad aumentare a questo ritmo, dovremmo chiudere con un +5% tra il terzo e il quarto trimestre, e terminare così l'anno a +3%». «Dopo due anni e mezzo di crisi, il sistema sta registrando un'accelerazione costante e questo ci fa sperare nell'avvio di un ciclo diverso». Certo, i consumi in Italia non riprendono, a testimonianza di una crisi di fiducia che è insieme politica, economica e sociale. Al contrario di quello che accade negli Stati Uniti, dove la fiducia dei consumatori continua a salire da due anni ed è molto vicina al valore storico del decennio magico 1991-2001.
Estratto da CorrierEconomia del 5/07/04 a cura di Pambianconews