Marzotto fa i conti con l'Opa. La Consob ha studiato gli ultimi movimenti negli assetti azionari di Valdagno, esaminando la costituzione del doppio patto (di voto e di blocco) che blinda il gruppo. Secondo fonti vicine alla Commissione, gli uomini di Lamberto Cardia hanno inviato alla società guidata da Antonio Favrin un resoconto in cui si fa riferimento all'articolo 109 del Testo unico, norma che prevede l'obbligo di offerta pubblica. A Valdagno si trincerano dietro un laconico «no comment».
In ogni caso, l'obbligo d'Opa non toglierebbe il sonno alla famiglia Marzotto. Secondo il Testo Unico gli azionisti avrebbero dodici mesi di tempo per lanciare l'offerta o per riportare le quote al di sotto della fatidica soglia del 30 per cento. Il prezzo dell'eventuale offerta andrebbe calcolato come media ponderata tra il valore pagato dalla famiglia per le quote del Conte Pietro (9,1 euro) e la quotazione media degli ultimi dodici mesi (8,4 euro). Risultato: prezzo d'Opa attorno a 8,7 euro, a forte sconto sull'attuale quotazione. Nell'ipotesi di riduzione della quota azionaria, Marzotto può invece giocare la carta della scalata a Hugo Boss.
Estratto da Finanza&Mercati del 30/06/04 a cura di Pambianconews