Il prospetto è stato depositato in Consob in aprile e ora si attendono i via libera necessari. E poi anche Greenvision, la società dell'ambiente che fa capo alla famiglia Burani, azionista di riferimento di Mariella Burani Fashion Group, sarà collocata in Borsa. Eppure questa di Greenvision è solo una delle operazioni in corso o allo studio della famiglia emiliana. Perché il processo di diversificazione che era stato avviato dalla fine degli anni 80 con l'ambiente ed è proseguito negli ultimi anni con le banche (da Capitalia a Popolare di Lodi a Ifis), ora potrebbe portare i Burani a occuparsi di benessere. Potrebbe essere (per capire il genere) una catena come Erbolario, se non fosse che Erbolario non è sul mercato.
II segno di un minor interesse per la moda? Semplice gestione del patrimonio familiare, dicono i Burani. «Questo è il momento in cui ci focalizziamo sulla crescita organica e sul consolidamento, dice Giovanni Burani, amministratore delegato. Abbiamo raggiunto la massa critica necessaria e ora siamo chiusi ad altre acquisizioni».
«Il mercato è molto cambiato, si è riorganizzato verso il basso, dice Andrea Burani. Oggi non è più possibile imporre il prodotto, come accadeva un tempo, oggi il mercato bisogna seguirlo. Ma per i più bravi lo spazio c'è». Quella per cui sembra esserci sempre meno spazio è la produzione. «Sarà sempre più un outsourcing, aggiunge l'amministratore delegato, ma la progettazione, i modellisti, i prototipisti, tutta la fase di creazione devono restare qui. II problema, semmai, è trovare le persone».
Guardando le aziende che funzionano, e non solo nella moda, Giovanni Burani condivide: «La chiave vincente ormai è avere un numero di personale non troppo elevato», aziende snelle e con un elevato fatturato per addetto. Più quieto, almeno al momento, il fronte finanziario. «Non abbiamo operazioni particolari in corso», sottolinea Giovanni Burani. Si era parlato di un possibile incremento della quota in Ifis, banca che opera nel Nord-Est, ultima tra le partecipazioni bancarie entrate nel portafoglio della famiglia… «Mah, dice l'amministratore delegato, adesso non so. Vedremo».
Estratto da CorrierEconomia del 14/06/04 a cura di Pambianconews