Benetton Group sta considerando la possibilità di rilanciare la sua presenza sul mercato americano nel quadro del prossimo business plan pluriennale. La società ha festeggiato martedì i quindici anni della sua quotazione al New York Stock Exchange, senza essere applaudita dagli operatori del parterre solo perché in questi giorni gli Usa vivono il lutto nazionale per la scomparsa dell'ex presidente Ronald Reagan. Le potenzialità del marchio nel mercato forse più competitivo del mondo non si esauriscono certo nei 120 punti vendita attuali: pur non essendo una priorità, l'idea di tornare a puntare più carte sullo sviluppo delle vendite negli States non viene più scartata.
«A partire dal 2006 potremmo prendere una decisione in proposito – afferma l'amministratore delegato di Benetton Silvano Cassano. Verranno considerate varie opzioni, compresa un'evoluzione del nostro attuale modello di business connessa alle specificità del sistema della distribuzione negli Usa». Tra le ipotesi in considerazione, il ricorso agli outlet e le trattative con la grande distribuzione, oltre alla crescita dei negozi monomarca.
Se il mercato Usa è fin troppo maturo, quello cinese richiede parimenti prudenza perché appare ancora pre-maturo. «Occorrerà ancora qualche anno prima che si consolidi una classe media, anche al di fuori di Shanghai e Hong Kong», afferma Cassano, che per quanto riguarda l'Asia vede più immediate possibilità di sviluppo nella Corea del Sud e in India. Gli altri mercati emergenti più promettenti sono quelli dell'Europa dell'Est (Russia compresa).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 10/06/04 a cura di Pambianconews