È guerra di famiglia per il controllo di It Holding. Remo Perna, fratello maggiore del presidente e amministratore delegato del gruppo molisano Tonino, rivendica la proprietà del 40% della holding lussemburghese Git international, oggi fusa nella P.A. Investments nel cui portafoglio si trova il 64% di It Holding, a cui fanno capo tutte le attività nel campo dell'abbigliamento e del lusso. Lo scontro ruota intorno al passaggio, avvenuto tra il 1996 e il 1997, dalle tasche di Remo a quelle di Tonino del pacchetto di titoli oggi contestato.
La battaglia va avanti dal 2001 in maniera silenziosa, attraverso citazioni e atti giudiziari rimasti sempre ben lontani dal riflettori, e nei mesi scorsi ha registrato due passaggi importanti: con sentenza del 28 novembre 2003 (la numero 78142) il Tribunale del Lussemburgo da una parte ha dato ragione al più grande dei fratelli Perna, riconoscendo la nullità dell'atto privato (del dicembre 1995) che stabiliva il successivo trasferimento delle azioni dalle tasche di Remo a quelle di Tonino, ma dall'altra ha respinto tutte le richieste nei confronti di P.A. Investments, in quanto la «nullità dell'atto non mette in discussione i diritti di terza parte acquirente in buona fede»; a metà aprile 2004, la magistratura del Granducato ha notificato un nuova citazione nei confronti della società di Tonino, con cui sulla scorta del giudizio di novembre Remo chiede di rientrare in possesso della sua vecchia quota.
Le udienze sono fissate tra giugno e agosto. La questione è complessa e delicata, sia perché coinvolge azionisti terzi, essendo It Holding quotata, sia perché è in gioco l'assetto di controllo di una delle principali aziende del tessile-abbigliamento italiano, che ha chiuso il primo trimestre dell'anno con 210,3 milioni di ricavi (+14% sul 2003) e 28,7 milioni di margine operativo lordo (+7,7%).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 8/06/04 a cura di Pambianconews