Spira aria di ripresa nel mondo del mobile e dell'arredamento, almeno secondo i risultati delle recenti manifestazioni svoltesi quasi in contemporanea tra New York e Beirut con il patrocinio abbinato di Federlegno e Ice e che hanno visto protagoniste tante aziende italiane del settore. Oltre diciottomila le presenze all'Iccf-International Contemporary Furniture Fair di New York, ovviamente la piazza più importante, di soli addetti ai lavori locali, interessati a conoscere le oltre 40 aziende del made In Italy consorziate per questa occasione.
Più quelle già presenti con un punto di riferimento fisso nella Grande Mela e che per questa fiera hanno unitole forze: «Quest'anno all'Iccf l'interesse è stato molto forte, la percentuale di visitatori specializzati è aumentata rispetto all'anno scorso, del1'8,5%, un numero alto, certamente un buon risultato, un segnale di ottimismo che ci auguriamo catturerà il mercato americano in questo suo momento positivo» dice Roberto Snaidero presidente della Federlegno di ritorno dalla manifestazione.
Il mercato Usa rimane sempre il nostro primo mercato di riferimento per i mobili e nonostante la crisi (-16%) l'esportazione dei prodotti legno-arredamento nel 2003 ha comunque superato i 1.400 milioni di euro mentre quella del settore arredamento i 1.302 milioni. Gli Stati Uniti hanno dato, inoltre, segni evidenti di ripresa verso la fine dell'anno (+8,4% e +8,5 rispettivamente nel mese di agosto e settembre per le vendite al dettaglio).
Di conseguenza il settore si sta attrezzando per afferrare la ripresa dei consumi in atto in America, mala campagna italiana della Federlegno non tocca solo gli Stati Uniti. Oltre a Beirut, la porta di entrata del Medio Oriente, sono in previsione (sempre con il supporto dell'Ice) una serie di manifestazioni analoghe come quella del Mebel di Mosca: «Dove prima nessuno voleva venire e ora fatichiamo a trovare spazi per il gran numero di richieste delle aziende, racconta Snaidero . E se ci riusciamo forse anche a Pechino prima della fine dell'anno».
Estratto da CorrierEconomia del 31/05/04 a cura di Pambianconews