Mario Moretti Polegato, fondatore della Geox di Montebelluna, è ormai l'imprenditore più corteggiato dalle banche d'affari. Per portare in Borsa l'azienda della “scarpa che respira” sono in corsa Ubm, Intesa e Banca Imi, oltre a una folta pattuglia di investment bank straniere candidate al ruolo di joint global coordinator, che valutano Geox attorno a un miliardo di euro (otto volte l'ebitda di 125 milioni atteso nel 2005). Tempi e modalità dell'ipo non sono stati ancora decisi, ma intanto Moretti Polegato ha avviato una profonda riorganizzazione societaria.
La Geox ha infatti deliberato l'incorporazione della sua controllante di Amsterdam, Geox holding bv, e della consociata Geox retail anch'essa dei Paesi Bassi. Una semplificazione decisa per rendere più snella la catena, anche in vista della quotazione. Non solo. Un'altra fusione è stata perfezionata al livello della capofila Geox international, la srl posseduta da Moretti Polegato (85%) e dal figlio Enrico (15%) che redige il consolidato di gruppo (chiuso nel 2003 con 254 milioni di ricavi). La holding della famiglia trevigiana ha infatti incorporato Hedar, una scatola che possedeva il 10% della subholding olandese.
Prima, però, Geox international è salita da 10% a 100% della stessa Hedar con una compravendita perfezionata l'11 marzo al prezzo di 33 milioni (4 già versati, 9 da pagarsi entro giugno e il saldo di 20 entro dicembre). In pratica è stata liquidata una quota che vale il 9% dell'intero gruppo calzaturiero. Chi ha venduto? Dal notaio si è presentata la Cordusio fiduciaria (Unicredito). Secondo fonti interpellate dal Mondo, a vendere sarebbe stato Giancarlo Moretti Polegato, fratello del presidente, che si occupa delle attività vinicole di famiglia, La Gioiosa e Villa Sandi.
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Mondo del 28/05/04 a cura di Pambianconews