La Milano dell'alta borghesia e la Napoli più blasonata. Scarpe fatte a mano e cravatte che vengono esportate in tutto il mondo. Pelli pregiate e sete sopraffine. E due marchi storici: Eugenio Marinella e la Stivaleria Savoia. Insieme «in nome dell'alto artigianato». Con un passaggio di testimone: Arturo Ballini, proprietario della stivaleria preferita da Sylvester Stallone, cede il negozio di via Petrarca a Maurizio Marinella, terza generazione della casa napoletana che ha fatto della cravatta un simbolo dell'Italia nel mondo. Nessuno strappo, nessun disaccordo, parola dei protagonisti di questo connubio meneghin-napoletano. «Conosco Arturo, racconta Marinella, da oltre 15 anni. In lui ho visto la stessa passione per il lavoro che aveva mio padre, la stessa onestà commerciale. Per me è un grande onore poter continuare una tradizione tanto cara ai milanesi».
I marchi continueranno a vivere in modo autonomo, non ci saranno contaminazioni tra i negozi (distanti poche centinaia di metri: da via Petrarca a via Santa Maria alla Porta). Un solo tocco di napoletanità si noterà nell'antica stivaleria: oltre a una grande vetrata per mostrare ai clienti la fatica dei maestri artigiani, ci sarà uno «sciuscià» per la lucidatura delle scarpe. «Molti mestieri stanno scomparendo, continua Marinella, non possiamo perdere certi tesori». Ed è tranquillo l'ottantenne Ballini, da una vita fornitore di stivali per i migliori cavalieri di Milano: «Lascio tutto a una persona per bene». La «nuova» stivaleria sarà inaugurata in ottobre: dietro al banco ci sarà ancora lui, Arturo Ballini.
Estratto da Corriere della Sera del 19/05/04 a cura di Pambianconews