Evoluzione dell'immagine della griffe attraverso un progetto a 360 gradi che culminerà con la nuova campagna pubblicitaria, nata dopo il riassetto delle diverse linee. Questo per dare un'immagine più lussuosa al marchio Iceberg. Il quotidiano MFFashion ne ha parlato in esclusiva con Paolo Gerani, direttore creativo del brand in mano al gruppo Gilmar.
Da dove è nata l'esigenza di rinnovare l'immagine della griffe?
Dall'evoluzione stessa del nostro mondo. Frutto di un progetto di rilancio avviato qualche anno fa, e che ha puntato innanzitutto sulla qualità e all'implementazione delle linee offerte. Oggi divise tra Iceberg, Iceberg B, Iceberg J e Iceberg history, ovvero quella che raggruppa il nostro tema storico del fumetto. Tutto questo unito ad una riorganizzazione aziendale e del retail.
Che strategie comunicative avete messo a punto per rilanciare il nuovo mondo?
Abbiamo dato un nuovo look alla nostra campagna pubblicitaria, rinnovata e ripensata. Questa infatti, rappresentando il passaporto di una maison, è evoluta di pari passo con l'evoluzione della nostra griffe. Il nuovo progetto è stato avviato per la campagna estiva di quest'anno, attraverso il supporto di un nuovo fotografo, Norbert Schoerner. Con lui abbiamo studiato una campagna pubblicitaria massimalista, ironica ed esclusiva, non ancora clonata o già vista e proposta da altri. Una sorta di incontro tra surrealismo e pop art, in un contesto lussuoso, per comunicare codici diversi da quelli già usati. E che ha sostituito quelle portate avanti per tre anni con David La Chapelle, concentrate sulla parodia e attualizzazione degli anni 80.
E il retail?
Stessa coerenza, parlando ai nostri clienti attraverso l'arte introdotta nei nostri negozi. Mostre d'arte o esposizioni di quadri e sculture.
E in più il Golf resort recentemente inaugurato a San Giovanni in Marignano, di cui lei è promotore e azionista…
È un progetto a sé, avviato con altri imprenditori della zona, tra cui Norbert Ferretti della Ferretti Craft, Giancarlo Tirotti, ideatore del progetto e Edmondo Forlani. Con questo progetto ho realizzato più desideri: volevo sperimentare le contaminazioni e l'eclettismo del mondo Iceberg in un altro contesto, quello del benessere che è in grande espansione. Questa struttura è il risultato del laboratorio creativo di diversi architetti, tra cui Marco Gaudenzi e Giovanni Cenni.
A cura di Pambianconews