Il 2003 ha segnato un anno di ulteriore sviluppo per la Pomellato s.p.a. il cui fatturato passa da 67.7 milioni di Euro nel 2002 a 75,9 milioni di Euro nel 2003, mentre il fatturato consolidato del Gruppo ha raggiunto i 78,3 milioni di euro contro i 70,9 milioni del 2002. Tali risultati hanno portato l'utile operativo netto della società ad attestarsi a 13,5 milioni di Euro contro i 10,9 del 2002, portando la redditività operativa sul fatturato al 18% (16% nel 2002). L'utile netto si attesta a 7,1 milioni di Euro contro 4,7 dell'esercizio precedente (+50,5%), pari al 9,4% del fatturato.
Questi risultati assumono particolare rilievo se si tiene conto del generale andamento del settore del lusso nel corso del 2003 dove si è registrata una crisi dei consumi generalizzata, che ha riguardato sia i Paesi dell'area euro, sia il Far East e gli Stati Uniti. La costante crescita dell'azienda va ascritta ad una corretta politica di mix di prodotto e di prezzo unitamente ad una sempre maggiore positiva percezione del marchio Pomellato su tutti i mercati.
Esaminando le diverse componenti del fatturato vi è da segnalare un crescita di entrambi i marchi, laddove il brand Pomellato registra un incremento del 9,5% e il brand Dodo del 23,7%. Positivo anche l'andamento sui mercati esteri, che ad oggi rappresentano il 31% del giro d'affari della società.
La Società sta mantenendo un importante trend di crescita anche nei primi tre mesi dell'anno 2004, registrando un incremento di fatturato pari al 27% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente e una crescita della redditività aziendale più che proporzionale.
Dopo le aperture nel 2003 dei negozi monomarca di Verona, Brescia e Dusseldorf, nell'anno in corso è stata inaugurata nel mese di marzo la boutique a Firenze in Via de' Tornabuoni. Nell'ambito della strategia di sviluppo del marchio Dodo, verranno aperti nel 2004 tre nuovi negozi monomarca in Italia.