Londra conquista la moda. E' sempre più importante esserci, anche perché è la piazza europea più dinamica in questo momento. Nonostante i prezzi altissimi dei negozi, circa il 60% in più rispetto alle altre capitali europee, l'importanza della capitale inglese per il settore moda ha continuato a crescere. Tra le ultime inaugurazioni quella del monomarca di Roberto Cavalli in Sloane Street e quella di John Richmond in Conduit Street. E nelle vie dello shopping della capitale britannica il turnover di griffe è diventato incessante. Carlo D'Amario, socio di Vivienne Westwood descrive la città come «L'unica vera metropoli cosmopolita. Dal 2000 la moda è veramente esplosa, niente a che vedere con Milano o Parigi. Una realtà dove è più facile avere i mutui, dove la gente spende, dove si entra in un negozio rispettando solo i contratti d'affitto e dove solo molto raramente si è costretti a pagare le esorbitanti buonuscite italiane» .
Londra dunque meta del lusso, ma anche fucina di nuovi talenti e di creatività. Non sono soltanto i big della moda i protagonisti del mercato, in città non si contano le centinaia di negozietti e i mercatini dove giovani creativi propongono edizioni limitate o piccole collezioni. Quello che cambia rispetto agli altri paesi sono i prezzi, a Londra superiori di un 30% rispetto a quelli delle boutique della stessa griffe in altre parti d'Europa. Entusiasta di Londra è Roberto Cavalli che solo la settimana scorsa ha aperto il suo primo punto vendita. «E' una città, racconta lo stilista, di forte immagine e anche di forti guadagni. Una città carissima da dove ormai partono tutte le mode e le tendenze. Fare il negozio è stata per me una cosa divertentissima, mi sono sbizzarrito come in nessun altro punto vendita al mondo, forse l'effetto è troppo scenografico, ma bellissimo».
E i nuovi talenti inglesi come le sembrano? «E' piena di giovani e di negozietti. Ha la migliore scuola di design del mondo (St Martin, ndr), ma ha un grosso problema con la produzione: i vestiti sono fatti così male … Non dimentichiamoci poi che è anche la capitale della musica, e la musica, si sa è da sempre uno dei principali traini per la moda».
Estratto da Affari & Finanza del 17/05/04 a cura di Pambianconews