Sul mercato russo la cultura del distretto produttivo, area intesa non solo come consorzio di imprese ma anche come portatrice di capitale umano, relazionale, sociale e ambientale, inizia a farsi lentamente strada. Sono diciotto, in tutto, le zone della Russia dove è possibile identificare omogeneità di comparti industriali e complementarietà della filiera produttiva. E dopo l'allargamento dell'Unione europea ai Paesi dell'Europa orientale, il Nord-Est italiano, con i suoi ventotto distretti industriali che coprono tutti i settori produttivi, dall'agro-alimentare ai mobili, dalla moda alla meccanica, costituisce un terreno ideale per costruire una cooperazione stabile con la nascente industria russa.
Di economia e di progetti di distretti italo-russi si parla oggi, a Verona, nel seminario %u2018'Veneto e Russia, conoscersi per crescere insieme'' in programma presso il centro Congressi di Veronafiere (sala Vivaldi). All'evento, di cui si è fatta promotrice Zao Banca Intesa Mosca, prima banca italiana ad aprire una filiale operativa nella capitale russa, partecipano tra gli altri il ministero per le Attività produttive, l'Associazione degli industriali di Verona, Ice, Finest e il Sole 24 Ore.
Banca Intesa, in collaborazione con l'Ice e con il Sole 24 Ore, sta intanto mettendo a punto uno strumento di informazione per gli operatori economici interessati ai mercati dell'Est: un sito web in cui troverà spazio, tra l'altro, la newsletter %u2018'Dai mercati Csi'' diffusa dalla filiale russa di Banca Intesa.
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/05/04 a cura di Pambianconews