Non c'è stato il tempo per le ipotesi, le voci, le indiscrezioni. Nello spazio di un weekend, la nomina di Roberto Menichetti a direttore artistico di Celine è diventata annuncio ufficiale del gruppo Lvmh, dal 1994 proprietario del marchio. L'intera trattativa, spiega il giovane designer, si è svolta con un ritmo particolarmente veloce. «Ho incontrato a New York Concetta Lanciaux, che conosco da anni e che avevo invitato al debutto della mia linea di abbigliamento, il 10 febbraio scorso. Ci siamo parlati e dall'incontro è nata una telefonata, dalla telefonata un appuntamento. Insomma, eccoci qui». «Con l'immaginazione creativa di Menfchetti e la sua conoscenza del prodotto, ha commentato, rafforziamo l'ambizione di fare, del nostro marchio, un punto di riferimento nell'universo del lusso e della moda».
Continuerà questo progetto, anche dopo il contratto con Celine?
«Naturalmente. A giugno, in una cornice spettacolare, presenterò in Italia la collezione uomo della quale avevo già anticipato alcuni pezzi del prossimo autunno-inverno a New York, dove continuerò a far sfilare la donna. Celine, invece, mi porta a Parigi, dove debutterò a ottobre con la collezione per la prossima primavera-estate».
Lvmh entrerà in società con lei, com'è stata più volte la strategia che hanno seguito finora?
«Hanno più volte dichiarato il loro interesse, ma vorrei mantenere la mia linea completamente separata, sia dal punto di vista finanziario sia produttivo. Il mio staff di Gubbio, 20 persone nello studio, 60 nell'azienda, lavora soltanto sulla Menichetti».
Estratto da CorrierEconomia del 3/05/04 a cura di Pambianconews