Un giorno di respiro per Montefibre che, dopo i ripetuti cali, ieri è balzata del 9,69% riportandosi a 0,171 euro. In rialzo anche le azioni di risparmio che hanno chiuso a 0,309 euro, in crescita dell'8,44 per cento. A sostenere gli acquisti (oltre 1 milione di scambi per le ordinarie, rispetto a una media di 500mila) è stato l'annuncio che la società (controllata al 54% dalla famiglia Orlandi) ha disdetto la partecipazione al patto di sindacato di Mediobanca, di cui deteneva 750mila azioni.
Una notizia positiva dal momento che, cedendo i titoli sul mercato, nelle casse di Montefibre entrerà nuova liquidità. Anche se non basta, visto che il prezzo di carico delle 750mila azioni oggetto della dismissione è 10,88 euro, 1,49 euro in meno rispetto al prezzo di mercato. Intanto la situazione di Montefibre-Ngp diventa sempre più critica: per la società nata lo scorso marzo dallo scorporo del ramo dei polimeri si profila anche la possibilità dell'amministrazione straordinaria. Proprio domani è fissato un incontro con la presidenza del Consiglio per chiedere il mantenimento dell'impianto di Acerra, fermo dal 28 marzo.
Estratto da Finanza&Mercati del 1/04/04 a cura di Pambianconews