Almeno una generazione di italiani è cresciuta guardando alla tv i telefilm della serie Happy Days, e probabilmente ne è stata un po' condizionata nei propri atteggiamenti di consumo. E' lì che molti ragazzi italiani hanno conosciuto i generi alimentari che hanno fatto il successo dei fast food (milk shakes, hamburger e patatine fritte con il ketchup) e anche un modo di vestirsi casual tipico dei teenagers nordamericani. Nacque così nel 1983 a Napoli (proprio dove era più facile trovare i prodotti americani di importazione) la Imap Export, che pur utilizzando uno stile molto #'americaneggiante'' infatti il marchio è Original Marines e il logo è la bandiera stelle e strisce può essere presa come un ottimo esempio di Made in Italy vincente.
''Una delle chiavi del nostro successo fu la scelta di decentrare sin dall'inizio la produzione in paesi a basso costo della manodopera. Dopo una prima fase in Brasile abbiamo puntato all'Estremo Oriente, precorrendo almeno di dieci anni quella che oggi è la regola'', spiega Oscar Agostani, direttore commerciale della Imap.
Nel 1992 l'azienda avvia una nuova fase di sviluppo basata sul franchising: dopo dieci anni ha raggiunto i 320 punti vendita #'Original Marines'', ai quali vanno aggiunti oltre 40 negozi di proprietà e una quindicina di punti vendita all'estero (Venezuela, Cipro, Cina, Libano, Emirati Arabi, Giordania, ecc.).
Il fatturato è in costante crescita: si attesta sugli 80 milioni di euro. Il gruppo di imprenditori è rimasto grossomodo lo stesso (tutti operatori del settore tessile) ma il business è cresciuto molto; basti pensare che nel 1998 ha siglato un accordo con la Warner Bros per produrre su licenza abbigliamento casual decorato con i personaggi della major (Titti, Bugs Bunny, Gatto Silvestro, Scooby Doo ecc.) e che considera suoi concorrenti di riferimento aziende come Benetton, Prenatal, Oviesse, Brummel (tutte italiane, malgrado il sound straniero).
Estratto da Affari & Finanza del 29/03/04 a cura di Pambianconews