Il settore della pellicceria è in difficoltà: in un anno ha perso il 4% del fatturato. Ma ha spiegato Mario Paganoni, presidente dell'Associazione italiana pellicceria, «visto l'anno economicamente catastrofico, abbiamo sofferto meno di altri». Il riferimento è al settore abbigliamento nel suo complesso che nel 2003 ha perso il 4,3% in termini di fatturato. La situazione, comunque, resta difficile: alla presentazione del Mifur 2004, il Salo ne internazionale della pellicceria e della pelle che si apre domani alla Fiera di Milano, Paganoni ha chiesto al Governo di attivarsi per promuovere attività consorziate verso il mercato estero e regole per una tracciabilità dei prodotti. Alla cinque giorni del Mifur parteciperanno 270 espositori (180 italiani e 90 stranieri) e oltre 18mila compratori. La fiera, anche per questa nona edizione, è divisa per aree merceologiche, dalle pellicce all'abbigliamento in pelle, dalla materia prima agli accessori, dai modelli ai macchinari e ai servizi di conceria. La novità di quest'anno è invece la decisione dell'ente fieristico Mifur di certificare la struttura secondo lo standard internazionale Iso 9000.
Ma torniamo al bilancio sul 2003: secondo i dati del diciassettesimo Osservatorio della pellicceria in Italia, il fatturato del settore è passato da 2,475 miliardi di euro nel 2002 a 2,376 miliardi stimati per il 2003. Interessante, soprattutto in prospettiva, il dato sulla diversificazione produttiva nel settore: nel 2003 ha coinvolto il 90% delle aziende rispetto al 72,4% del 2002 e il fatturato dei prodotti extrasettoriali rappresenta il 41,3% del fatturato complessivo, in aumento rispetto al 38,3% del 2002.
Meno buone le notizie sulle esportazioni, che si concentrano per il 73,2% nell'area europea: dopo tre anni di trend positivo, si registra una contrazione pari al 6,5%, passando da un valore complessivo di 262,9 milioni di euro a 245,9 milioni. Quanto alle importazioni, nel 2003 sono calate in quantità del 17,1% e in valore del 20,8%, passando da 278,18 milioni del 2002 a 220,42 milioni. Le previsioni per il 2004 sono però orientate verso un moderato ottimismo, confermato dai dati congiunturali: potrebbe trattarsi, spera lo stesso Paganoni, «di un anno di stabilizzazione».
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Oredel 16/03/04 a cura di Pambianconews