Questi giovani sono un enigma. E le ricerche sui consumatori lo confermano. Rossella Beato, Responsabile di Pambianco Consumer Research ha curato lo scorso anno una ricerca internazionale sul cliente della moda, che ha aggiornato costantemente, confermando i trend delineati allora. Ne emerge allora che il consumatore continua ad acquistare sempre meno vestiti, dedicando più attenzione alla casa e ai piccoli viaggi da week end. E non è più fedele ad uno stile, ma è incuriosito dai prodotti insoliti, originali. Una tendenza che nei giovani assume caratteri estremi, perchè non si riconoscono più nella moda degli stilisti, che tende a creare stereotipi di uomo o di donna, e preferiscono dunque crearsi propri marchi di riferimento.
Scoppiano così i casi Guru, Diesel, Miss Sixty e Gas. E il revival di Puma
Anche per Giovanni Mannucci di Deloitte 'i giovani hanno logiche d'acquisto del tutto personali e canali d'acquisto particolari, mentre anche i meno giovani vanno sempre più in questa direzione'.
Domande a cui le griffe pensano di aver risposto creando le seconde e le terze linee, che però con il tempo hanno dimostrato di avere natura più aspirazionale che giovane.
A rendere più complicata per la moda questa situazione è anche la concorrenza con settori diversi (telefonini, hi-fi, computer in testa). Così non è forse un caso la nomina di Fulvio Zendrini, ex Tim e Telecom, a capo della comunicazione di Ferragamo.
Estratto da Corriere Economia del 15/03/04 a cura di Pambianconews