L'industria dei trucchi giapponese accusa la crisi. Tre giorni fa, Shiseido ha annunciato la chiusura di due dei suoi sei stabilimenti presenti sul territorio giapponese. Le fabbriche di Tokyo e Kyoto arresteranno la produzione entro giugno del 2006. Inoltre Shiseido intende chiudere un altro impianto di una controllata, specializzata nella produzione di spazzole, spugne e altri prodotti di bellezza.
Segnali di crisi arrivano anche dall'altro grosso colosso giapponese di creme Kanebo. La società, attiva nel business farmaceutico, di igiene domestica, del tessile e dell'alimentare, ha venduto i suoi asset nei nei cosmetici allo Stato per 366 miliardi di yen (2,7 miliardi di euro).
L'Ircj, organo statale preposto ai salvataggi dei Gruppi in difficoltà finanziarie, entra in possesso dunque dell'86% del capitale della Kanebo. La liquidità in arrivo dalle casse dello stato servirà per risanare una situazione finanziaria piuttosto grave: il debito accumulato è di 3,83 miliardi di euro, le perdite nette a fine esercizio 2003 (chiusura 31 marzo) saranno di 1,25 miliardi di euro.
Estratto da Finanza e Mercati dell'11/03/04 a cura di Pambianconews