I portavoce di Adidas Salomon Ag ritengono che sul mercato degli Stati Uniti si cominci a intravedere una luce in fondo al tunnel: tuttavia, per la società tedesca specializzata nel settore active sportswear, gli ordini su questo mercato sono calati e le vendite annuali hanno accusato il colpo di un arretramento a doppia cifra. #'Una discesa che continuerà nella prima metà del 2004, ma che dovrebbe arrestarsi a partire dalla seconda metà'', commenta il ceo Herbert Hainer.
Nel 2003 le vendite in Nord America per la compagnia, il cui quartier generale si trova a Herzogenaurach in Germania, si sono ridotte del 20% a quota 1,6 miliardi di euro o del 6% se non si prendono in considerazione le oscillazioni valutarie.
A fine anno anche sul fronte ordini il panorama non era soddisfacente, con un decremento del 38% relativamente alle calzature e del 17% per l'abbigliamento.
Adidas ha recentemente avviato una campagna di comunicazione che ha comportato investimenti per 50 milioni di dollari, con l'intento anche di ''risvegliare'' la clientela nord-americana: un territorio dove attualmente la percentuale di mercato è dell'11%, anche se i vertici vorrebbero arrivare a un 20%, ovviamente a lungo termine vista l'attuale condizione di impasse.
In generale, è prevista l'apertura di 15 concept store entro fine 2004. #'Vogliamo che nel futuro il nostro retail network internazionale copra il 10% delle vendite totali'', sottolinea Herbert Hainer. Gli ordini a livello mondiale del marchio Adidas sono scesi del 5% a fine 2003, con un picco in negativo per le scarpe (-14% o -7% a tassi di cambio costanti) mentre l'abbigliamento ha registrato un +6% (o +13% a tassi di cambio costanti).
Nel 2003 il gruppo ha totalizzato un giro d'affari di 6,3 miliardi di euro (-4% in confronto con il 2002).
Estratto da Fashionmagazine.it del 10/03/04 a cura di Pambianconews