Chiusa la Settimana della Moda per Milano è tempo di bilanci. E di progetti. Il tutto sintetizzabile in quattro punti che l'assessore ai Grandi eventi del Comune, Giovanni Bozzetti, ha illustrato ieri mattina in Galleria. In quell'Ottagono dove in questi giorni si sono svolti i dibattiti ai quali hanno partecipato più di tremila persone.
Giovanni Bozzetti ha cominciato sgombrando qualsiasi dubbio che Milano con i suoi nuovi Saloni «Neozone» e «White» voglia in qualche modo «sferrare un assalto a Firenze. Non c'è guerra, spiega l'assessore, ma ci deve essere la massima collaborazione per rafforzare tutto il sistema Moda Italia. Solo così potremmo fronteggiare in un momento di contingenza economica negativa gli assalti di altre nazioni che producono ad esempio a costi più bassi, come la Cina. Insomma non vedo fortini nel nostro futuro, ma una nazionale che giochi compatta».
«La moda per Milano è il gioiello di famiglia, bisogna proteggerlo con iniziative di supporto». Iniziative che dovrebbero vedere una nuova e più stretta alleanza tra Comune, Provincia, Regione e anche la Camera di commercio. I numeri della moda a Milano d'altronde non sono di poco conto. Qui ci sono 800 show room, le imprese del settore sono circa 12mila e duecentomila sono i visitatori che ogni anno vengono attirati in città da eventi che riguardano la moda. Il 70 per cento dei turisti in città sono attratti dallo shopping e la metà di chi arriva torna a casa con un capo di abbigliamento nuovo acquistato a Milano.
Così a breve scadenza l'assessore si farà promotore di un incontro a largo raggio che coinvolga tutti coloro che sono interessati in qualche modo al settore moda. Operatori di settore, stilisti, associazioni filiere, giornalisti, fotografi, modelle. «Ognuno di loro, prosegue Bozzetti, potrà dare il suo contributo per rafforzare Milano, ma sempre in una logica di sistema Moda Italia». Si parla dunque di dare vita a iniziative che possano essere di supporto al settore, di valorizzazione dei giovani, di promozione di attività che portino la moda più vicina alla gente.
Estratto da Il Giornale del 3/03/04 a cura di Pambianconews