Calato il sipario sulle sfilate milanesi, ora la parola passa al mercato, ma Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, è fiducioso: ''alla vigilia di Milano Moda Donna c'era molto nervosismo, ma il risultato è stato ampiamente positivo''. Per quest'edizione di passerelle milanesi, dedicate alla presentazione delle proposte per il prossimo autunno-inverno, ''si sono accreditati 200 giornalisti più del solito, per un totale di oltre 1500 per 489 testate, e, racconta Boselli, poco prima di partire per le sfilate parigine, abbiamo visto anche molti più buyers per ogni singola azienda, rispetto alle ultime edizioni di sfilate''.
Insomma, a livello di presenze di stampa e compratori, ''la situazione è tornata quella prima dell'11 settembre'' afferma con sollievo il presidente della Cnmi. L'impressione, ovviamente, è che i buyers stranieri e non, siano venuti a Milano per comprare e, quindi, la tanto attesa ripresa del settore ''potrebbe iniziare già da giugno, ipotizza Boselli, dopo i primi sei mesi del 2004 decisamente piatti''.
Anche a livello di organizzazione, questi otto giorni di sfilate (nove se si conta una collettiva colombiana che, nei fatti, ha chiuso oggi le sfilate) sono andati benissimo: ''alla vigilia c'era molto nervosismo, c'erano timori e preoccupazioni, che noi abbiamo sempre considerato infondati, ma alla fine, conclude Boselli, tutto si è svolto in modo positivo, anche per merito di Hollywood, che ha costretto i big della moda a sfilare nei primi giorni del calendario, per non perdere la presenza della stampa straniera, che ieri voleva partecipare alla serata degli Oscar''.
Estratto da Ansa.it del 2/03/04 a cura di Pambianconews