Morgan Stanley riapre la battaglia legale con Lvmh, numero uno mondiale del lusso. In un documento presentato il 25 febbraio alla Sec, MS ha comunicato all'organo di vigilanza americana di aver inoltrato ricorso contro la sentenza di un Tribunale di Parigi che lo scorso 12 gennaio l'ha riconosciuta colpevole di aver pubblicato report denigratori per il colosso francese. L'accusa ritiene che la banca d'affari avrebbe fatto pressione sui propri analisti per mettere in cattiva luce Lvmh, e favorire contestualmente il gruppo Gucci, principale concorrente della società transalpina, nonché tra i maggiori clienti di Morgan.
Nel report della Sec si legge che il ricorso è stato presentato lo scorso 12 febbraio; non si fa menzione di quale sia l'organo giudiziario presso cui si è rivolta la banca. MS, del resto, aveva annunciato l'intenzione di ricorrere subito dopo la sentenza (che peraltro condanna il gruppo Usa al risarcimento di 30 milioni per danni all'immagine, oltre al pagamento dei danni materiali in corso di valutazione).
La battaglia legale scatenata da Lvmh è iniziata nell'ottobre 2002, e fa riferimento all'attività di analisi di Ms tra il 1999 e il 2002. è il primo caso in cui un gruppo industriale denuncia il contenuto dei report di un analista, e lo fa sottolineando i conflitti di interesse favorevoli a un concorrente (Gucci). Sulla battaglia legale si era espressa anche l'Aiaf, sottolineando il timore che il Tribunale possa diventare un altro strumento di condizionamento degli analisti.
Estratto da Finanza&Mercati del 27/02/04 a cura di Pambianconews