La procedura fallimentare del gruppo Ferri è ancora all'inizio e già cominciano a piovere offerte. Non per tutto, naturalmente, ma per la parte più interessante della filiera del non-food barese, che conta 205 dei 533 dipendenti complessivi della società pugliese. Il primo a farsi avanti è stato il gruppo Bernardi di Udine a cui la struttura dei Ferri farebbe proprio comodo. Con i suoi 150 magazzini di abbigliamento e una diversificazione appena avviata con Postalmarket, Bernardi punterebbe a una maggiore penetrazione in tutto il Mezzogiorno.
«Per questo» spiega a Economy Riccardo Di Tommaso, amministratore delegato della Bernardi, «siamo interessati alla piattaforma della logistica di Ferri e siamo disposti a prenderla in affitto da subito, con la possibilità di acquisirla quando la procedura andrà avanti. Certo, se fosse passata l'amministrazione straordinaria sarebbe stato tutto più facile e veloce, ma comunque restiamo molto interessati alla possibilità di sviluppo che quella piattaforma ci potrebbe dare».
Cosa offre in cambio Di Tommaso, che proprio dal Sud acquista una parte consistente delle merci presenti nei suoi magazzini e che sempre nel Mezzogiorno ha avviato un importante programma di espansione dei suoi punti vendita di abbigliamento? Bernardi propone 80 mila euro al mese di affitto prendendo in carico anche i dipendenti dell'azienda o, in alternativa, di acquisire i servizi logistici, se i curatori continueranno a far funzionare la struttura fino alla liquidazione.
Estratto da Economy del 27/02/04 a cura di Pambianconews