Il diamante è per sempre, il monopolio no. Di fronte a vendite in calo, anche un monopolista impenitente come il colosso sudafricano dei diamanti De Beers ha deciso di cospargersi il capo di cenere e negoziare il ritorno sul mercato americano dopo 50 anni di esilio forzato. Secondo indiscrezioni raccolte dal «Wall Street Journal», la De Beers sarebbe disposta oggi ad ammettere la propria colpevolezza e a pagare una multa per risolvere una volta per tutte l'accusa di avere fissato i prezzi dei diamanti a uso industriale, mossa dal Governo di Washington l'ultima volta nel 1994. Per evadere la giustizia americana, la De Beers si era ritirata originariamente dal mercato Usa 50 anni fa, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Benché la società continui a vendere i suoi diamanti negli Stati Uniti, lo deve fare indirettamente, tramite una rete di intermediari.
Pur senza una presenza al dettaglio nel maggiore mercato del mondo, la De Beers è riuscita a mantenere ed espandere uno dei monopoli internazionali più potenti della storia. La sua quota di mercato si è erosa negli ultimi anni, ma il gruppo controlla ancora il 62% del settore mondiale dei diamanti, e possiede miniere in diverse parti del globo. La De Beers ha chiesto aiuto alla società di consulenza Bain & Co, che apparentemente ha suggerito di cambiare regime e puntare sull'espansione e sull'aumento delle vendite internazionali. Una strategia che richiede tuttavia l'ingresso sul mercato Usa. «Il mercato americano ogni anno assorbe il 50%o dei diamanti in vendita, ha detto una portavoce della società, e ci piacerebbe veramente molto risolvere il nodo legale».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 26/02/04 a cura di Pambianconews