Il crollo del gruppo Parmalat, ha messo a fuoco l'attenzione sulle Aziende indebitate del comparto lusso che potrebbero vedere i propri programmi di ristrutturazione insidiati dalle conseguenze di questo scandalo finanziario. Queste Aziende potranno contare solo sulle proprie risorse. Gruppi come Marzotto e Luxottica, che si trovano sopra i livelli medi di indebitamento, hanno dalla loro parte un forte cash flow che permetterà loro di contenere il debito. Altri Gruppi, che non si trovano in questa situazione dovranno trovare altre strade, compresa la vendita dei beni. Benetton e Stefanel, due aziende italiane di moda con debiti da rimborsare, secondo gli analisti saranno in grado di evitare i problemi.
In una recente intervista, Patrizio Bertelli ha reso noto che Prada ridurrà il suo debito a 292 milioni entro la fine di quest'anno. Inoltre ha previsto che il profitto, che nel 2003 si è attestato a 27 milioni, aumenterà del 30 per cento nel 2004.
David Pambianco, vice presidente della società di consulenza Pambianco Strategie di Impresa precisa che #'sono relativamente poche le Aziende del lusso italiane che hanno problemi di indebitamento. La vasta
maggioranza delle Aziende italiane non ha usato le emissioni obbligazionarie. Il crollo della Parmalat quindi ha poco
effetto sull'industria nel suo insieme. La situazione generale del mercato e il recupero economico dal crollo delle vendite delle merci di lusso sono fatti più importanti da prendere in considerazione'', ha sottolineato. #'D'altra parte, in Italia chiedere prestiti alle banche è molto frequente fra le Aziende di lusso che hanno cercato di evitare i mercati finanziari. Questa procedura è diventata una strada molto meno costosa per finanziare il proprio business'', conclude Pambianco.
Estratto da International Herald Tribune del 24/02/04 a cura di Pambianconews