Ppr rimanda l'Opa su Gucci Il gruppo di François Pinault ha annunciato di avere spostato al primo aprile 2004 la presentazione delle condizioni dell'Offerta pubblica di acquisto sui titoli della maison italiana. La pubblicazione dei documenti era inizialmente prevista per il 22 marzo, secondo gli accordi di settembre 2001 che chiusero la querelle giudiziaria tra Gucci, Ppr e Lvmh, e fissarono il prezzo dell'Opa a 85,52 dollari per azione. Il ritardo è stato deciso «alla luce, spiega una nota della società, dell'annuncio dei risultati finanziari di Gucci previsto per il primo aprile». Gli azionisti avranno perciò in mano i dati dell'esercizio 2003 e in base a questi decideranno se aderire o meno all'offerta di Ppr, che oggi ha il 67,7% di Gucci (un altro 8,5% è in tasca al Credit Lyonnais).
«La proroga, prosegue la nota, non avrà impatto sulla data finale dell'Opa, che si prevede non successiva al 29 aprile con pagamento da parte di Ppr entro il 30 aprile».
Fare coincidere la pubblicazione del prospetto con i risultati di Gucci potrebbe rivelarsi un affare per Ppr. Anche perché il primo aprile Ppr dovrebbe avere già presentato (si è detto dopo le sfilate dell'8 marzo) il nuovo team che sostituirà Domenico De Sole e Tom Ford alla guida di Gucci.
Risultati superiori alle attese, e manager apprezzati dal mercato, potrebbero consigliare agli azionisti di non consegnare le azioni, e consentire a Pinault di risparmiare parte dei 7 miliardi (al netto del miliardo risparmiato per l'effetto euro forte) messi in cantiere per il 100% di Gucci. In realtà, spostare i tempi dell'Opa «non cambia nulla», sostiene Neville Pike di Credit Suisse. «Nessuna sorpresa», commenta Raphael Pitoun, di Dexia Securities. Morgan Stanley già a metà dicembre assegnava al titolo un target price in linea col valore della put. Valore attorno al quale il titolo sembra essersi stabilizzato.
Estratto da Finanza&Mercati del 17/02/04 a cura di Pambianconews