Non si può dire che lo stilista Saverio Palatella, il guru del cachemire, non sia un nostalgico. E' ritornato ancora una volta al suo antico amore. E' tornato a disegnare Gentryportofino, marchio di maglieria che ha una storia trentennale. #'Ero stufo degli ingranaggi della moda, stavo cercando di prendere una decisione sulla strada da prendere. E in realtà stavo per prendermi un anno sabbatico, quando c'è stato questo incontro tra me e It Holding, dopo l'estate scorsa, che mi ha convinto a rinunciare a questa lunga vacanza che avevo in mente''. Il ritorno stupisce tanto più se si pensa al precedente abbandono, quando lo stilista lasciò quattro anni fa all'improvviso Gentryportofino, dall'oggi al domani e il cavalier Perna, a capo del gruppo quotato alla Borsa di Milano, certo, non l'aveva presa nel migliore dei modi.
Ma, a questo punto ci si chiede che cosa effettivamente It Holding voglia fare per Gentryportofino, marchio storico di maglieria in cachemire, visto che Tonino Perna, nelle ultime interviste date alla stampa lo aveva messo tra i marchi non fondamentali nel business del gruppo e che quindi poteva essere venduto quando dal mercato fosse arrivata una buona offerta. Insomma è legittima la domanda: se le intenzioni erano queste, perché, allora ha richiamato nel gruppo Saverio Palatella a riprendere le redini stilistiche del marchio? Perna ha cambiato idea e quindi vuole tenersi il marchio o no?
La risposta arriva da Piero Forconi, che dopo essere stato nel management di Malo è passato in Gentryportofino come direttore generale: #'I gruppi quotati in borsa perseguono una logica finanziaria e devono in ogni caso creare valore per gli azionisti, se no meglio fare un altro mestiere. Quindi prosegue bisogna in ogni caso alimentare il valore di un brand, il che non è in contraddizione con il fatto che un domani possa essere ceduto, in caso si presenti un'ottima occasione per farlo''.
L'idea adesso è di riportare il marchio al suo Dna originario, rifocalizzandolo sulla sola maglieria pregiata. Il direttore generale punta a rendere la distribuzione più omogenea in Italia, dove viene realizzato il 60% del fatturato, mentre per l'estero guarda alla Germania e al Giappone. Sotto questa nuova guida stilistica il marchio torna a Milano Moda Donna, le passerelle milanesi della moda che partono da domenica 22 febbraio.
Estratto da Affari & Finanza del 16/02/04 a cura di Pambianconews