Trasformare una passione in un mestiere. Luciano Coin ce l'ha fatta, tanto che dal 2003 è il presidente di Luxury & Yachts, il salone dedicato al mondo del lusso, giunto quest'anno alla sua seconda edizione. Un'esposizione, iniziata a Veronafiere il 7 febbraio e chiusa il 15, insieme con l'evento parallelo Nauticshow nel 2003 ha portato nell'area veronese un indotto complessivo (tra ristoranti, alberghi e fiera) stimato in 5 milioni di euro, destinati a raddoppiare nel 2004. Economy l'ha intervistato.
Com'è nata l'idea di creare un Salone dei lusso?
Mancava un evento che raccogliesse il meglio del made in Italy, e non solo, nei diversi settori merceologici. Su un'arca espositiva di 14 mila metri quadri si ritrovano, infatti, i marchi più prestigiosi: Maserati, Bulgari, Cruciani, Harley Davidson e il profumo più costoso del mondo (50 mila euro) firmato da Clive Christian.
Ma quali sono gli obiettivi?
Far scoprire il made in Italy agli italiani: siamo i numeri uno nella produzione del lusso, ma non lo conosciamo.
Rispetto al 2003 sono aumentate le richieste di partecipazione alla fiera?
Nel 2003 gli espositori erano 75 e nel 2004 c'è stato un aumento dell'80%. Non cambia, invece, il numero degli espositori di Nauticshow che sono rimasti circa 500.
E la prossima sfida?
Portare il Salone del lusso a New York.
Vedi tabella che segue
Estratto da Economy del 13/02/04 a cura di Pambianconews