Dopo un anno che è stato «il peggiore» per i consumi del lusso, il 2004 si appresta a essere quello dell'assalto dei turisti cinesi. Lo sostiene Luigi Gallazzini, ad in Italia di Global Refund leader a livello mondiale nel comparto del tax-free shopping, ovvero nell'attività di rimborso dell'Iva ai clienti stranieri che non sono soggetti all'imposta. Global Refund, in altre parole, rimborsa circa l'80% dell'Iva pagata dai turisti (il restante 20% rappresenta i costi e le commissioni), rifacendosi poi sui negozi che aderiscono al servizio, i quali a loro volta deducono l'importo nelle dichiarazioni al fisco. Lo scorso anno il gruppo ha gestito in Italia circa 1,1 milioni di transazioni, per un valore complessivo di spesa attorno a 1,1 miliardi di euro: di queste operazioni di rimborso a consumatori extra Ue, quasi il 90% rappresenta moda, pelletteria e gioielleria.
«Il 2003, ha commentato Gallazzini, è stato senza dubbio l'anno più nero, con un calo del 15% del mercato complessivo e una riduzione dell'1% dello scontrino medio». Lo scenario dovrebbe migliorare nel 2004 e registrare una crescita del 14%, «favorita, ha proseguito il manager, dal ritorno dei turisti americani (+23%) e dal boom dei viaggiatori cinesi». Da oltre la Grande muraglia, infatti, si attende un esercito di «clienti abituati a tanti piccoli acquisti» che dovrebbe spingere del 42% le vendite complessive dirette verso Pechino.
«Sarà una crescita che avrà carattere continuativo», ha concluso Gallazzini. Il che significa che in via Montenapoleone si verificherà un cambio della guardia. Ci saranno sempre meno giapponesi nelle boutique (-21% nel 2003, scesi al 25% della quota di acquisti totali contro il 40% di cinque anni fa), ma saranno sostituiti dai cinesi. Sempre in fila, dunque, sempre con gli occhi a mandorla.
Estratto da Finanza&Mercati del 11/02/04 a cura di Pambianconews