Avvilito dalle rivelazioni sul Parma Calcio, del quale è fornitore ufficiale, Matteo Cambi ha deciso di consolarsi correndo a tutta velocità e sponsorizzando la Renault Formula Uno di Jarno Trulli e Fernando Alonso. Si parla di un contratto di tre anni e di un intervento pubblicitario di oltre 7 milioni di euro, che porteranno il marchio Guru nei circuiti di tutto il mondo offrendolo all'attenzione planetaria.
Nel 2002, chiude il bilancio con 11 milioni di euro, con un margine operativo lordo del 20%. II 2003 sale a 35 milioni di euro, e prevede di arrivare quest'anno a 50, ma già gli ordini raccolti nel primo semestre hanno superato questa cifra. A sottolineare il successo e la notorietà raggiunti, sono anche le continue offerte di firmare licenze.
«Ho sempre risposto di no perché voglio tenere il marchio pulito. E poi sono concentratissimo sul prodotto: da questa primavera nei negozi si trova anche la linea per bambini, la Guru Gong, ed entro un biennio penso che saremo presenti con le nostre linee in un'ottantina di Paesi».
La Pambianco Strategie di Impresa, in una delle sue ricerche periodiche, segnalava Guru e la margherita a sei petali, il disegno che dall'estate 2001 ricorre su pullover e magliette, come una delle griffe più gradite ai giovani, simbolo di quel fenomeno di allontanamento dai nomi più conosciuti che ha messo in crisi le seconde linee degli stilisti. Interessante anche la strategia del prezzo, che è accessibile ma non basso: in media, per una maglietta, tra i 50 e i 60 euro. La produzione è distribuita tra Turchia e Cina, ma la decisione di affrontare la linea completa di abbigliamento e capi più elaborati sta riportando alcune lavorazioni in Italia. Anche per questo, per far fronte a impegni in tutto il mondo, ha deciso di allestire una vera struttura organizzativa in azienda. Arriva a giorni il direttore generale, poi comincerà la ricerca del direttore commerciale.
Estratto da CorrierEconomia del 9/02/04 a cura di Pambianconews