Tod's archivia l'esercizio 2003 con una discreta crescita nonostante la sfavorevole situazione congiunturale. I risultati preliminari resi noti ieri (quelli definitivi saranno annunciati il prossimo 31 marzo) indicano un incremento del fatturato del 3,7% a 371,4 milioni; a cambi costanti le vendite della società guidata da Diego Della Valle sarebbero invece aumentate dell'8,1% a 387 milioni. Lo scorso anno Tod's ha infatti realizzato circa un quarto del proprio giro d'affari negli Usa (53,1 milioni) e in Asia (33,2 milioni) e pertanto ha risentito negativamente dell'apprezzamento dell'euro nei confronti di dollaro e yen.
Grazie alle nuove aperture, i ricavi realizzati dai negozi gestiti direttamente (Dos) sono cresciuti del 25,3%, il fatturato dei punti vendita gestiti da terzi è invece diminuito del 10,5 per cento. Nel 2003, infatti, i Dos dell'azienda del lusso erano 95 (cui si aggiungono 25 punti vendita in franchising), mentre a fine 2002 i Dos erano solo 71 (e i negozi in franchising 37). D'altro canto, i costi delle 24 nuove aperture realizzate lo scorso anno peseranno sui margini di Tod's nel breve periodo, ma dovrebbero tradursi in reddito in un ottica d'investimento di medio termine.
«Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti e dell'accoglienza che il pubblico ha riservato alle nuove tipologie merceologiche, ha commentato Della Valle. Un trend che ci consentirà di ottenere in prospettiva una crescita del fatturato e della redditività».
Il mercato non ha però accolto troppo bene le anticipazioni e il titolo ha chiuso la seduta di ieri in calo del 3,11% scivolando a 31,82 euro. Il consensus degli analisti stimava infatti una crescita del fatturato consolidato di almeno il 5%.
Estratto da Finanza&Mercati del 29/01/04 a cura di Pambianconews