Leonardo Del Vecchio approfitta del supereuro per tornare a fare shopping negli Stati Uniti e rafforzare la propria rete di vendita, con un'acquisizione da 600 milioni di dollari, circa 477 milioni di euro al cambio di ieri. La Luxottica, leader mondiale dell'occhialeria con 3,98 miliardi di dollari di fatturato nel 2002, ha annunciato un accordo per comprare Cole National, secondo distributore di ottica sul mercato americano, quotato a Wall Street, per 401 milioni di dollari cash, a cui si aggiungono 200 milioni di debiti. La Borsa ha subito approvato l'operazione mettendo le ali al titolo Luxottica, che ieri ha chiuso la seduta in Piazza Affari in rialzo del 4,37% a 13,911 euro. Anche a Wall Street il titolo, in serata, guadagnava oltre il 4% a 17,53 dollari.
«L'acquisizione ha un'importante valenza strategica per il nostro gruppo, poiché con l'ingresso di Cole National con i propri marchi ci offre l'opportunità di aumentare la nostra offerta sul mercato retail del Nord America con categorie di prodotto complementari ai business di LensCrafters e Sunglass», ha dichiarato ieri Del Vecchio, presidente e azionista di riferimento di Luxottica. Per Del Vecchio, che conta di perfezionare l'acquisizione nella seconda metà del 2004, il nuovo «colpo» negli Usa avrà «un effetto trascurabile sugli utili 2004 del gruppo Luxottica».
La notizia in ogni caso non sorprende il mercato, che da mesi scommetteva sull'operazione, da quando cioè lo scorso ottobre Cole National aveva dichiarato di aver ricevuto un'offerta non concordata da 320 milioni di dollari. L'operazione, che deve ora essere approvata dagli azionisti di Cole National e dalle autorità Antitrust, darà vita a gruppo ottico da oltre 5 miliardi di dollari di fatturato. Cole National, che ha chiuso l'ultimo esercizio con 1,15 miliardi di dollaro di ricavi, controlla 2.197 negozi di ottica negli Stati Uniti e in Canada, gestisce programmi di convenzioni aziendali per dipendenti attraverso l'operatore Cole Managed Vision ed è presente anche nel settore dei regali personalizzati con la catena «Thing Remembered».
Estratto da Corriere della Sera del 27/01/04 a cura di Pambianconews