Fornarina a stelle e strisce. Il marchio di moda giovane italiana mette radici a Las Vegas, la mecca del divertimento della West Coast statunitense. Apre lì il 6 febbraio il suo secondo negozio americano a tre anni dall'apertura di quello di Los Angeles. «Crediamo molto in Las Vegas, spiega Lino Fornari alla guida del gruppo Fornari a cui fa capo Fornarina. In un certo senso ci assomiglia. Fornarina è un marchio divertente e Las Vegas è la città del divertimento per eccellenza ed è una delle città statunitensi che sta registrando il maggior sviluppo».
Voi fate piani di espansione nel mercato americano in un momento in cui il dollaro debole penalizza l'export verso quel paese…
«Soffriamo come tutti. Ma cerchiamo di attutire il colpo approvvigionandoci in dollari».
Ovvero?
«Bisogna approfittare, importando materia prima e prodotti pagati in dollari. La Fornari produce in Italia tutto il prodotto più glamour mentre l'abbigliamento più sportivo lo facciamo in Asia e lo importiamo in dollari anche negli Usa».
Quali sono gli obiettivi di crescita negli Usa?
«Adesso è il quarto paese del nostro export. Vogliamo farlo arrivare al secondo posto dopo l'Italia nel 2005. Intanto per fine anno apriremo mi un negozio a New York».
Su quali altri mercati state pianificando lo sviluppo?
«Siamo molto impegnati in Cina dove abbiamo in programma l'apertura di 46 negozi entro il 2005. Ne abbiamo già aperti 6 attraverso la nostra Fornari Asian Pacific. Ne apriremo 20 in franchising quest'anno, e 20 l'anno prossimo». «Prosegue anche il piano di sviluppo fatto con Smarter Dragon, una società cinese produttiva e distributiva che occupa 800 persone. L'abbiamo acquisita due anni fa e fattura circa 20 milioni di euro. Attraverso di lei abbiamo già 100 punti vendita, di cui 48 di proprietà, che non sono a marchio Fornarina, presenti in quasi tutte le province cinesi».
Come è andato il 2003?
«Fornari spa ha chiuso con un fatturato di 91,5 milioni di euro con un incremento del 10% sull'anno precedente. L'utile operativo netto è di 13,7 milioni di euro con un aumento del 40,5% sull'anno precedente e un margine operativo lordo di 15,2 milioni di euro con un +37,8%».
Estratto da Affari & Finanza del 26/01/04 a cura di Pambianconews