Il mercato è sottoposto alla pressione cinese e per contrastarla Enka, leader mondiale nella produzione di viscosa, investe sulla qualità del prodotto. Per il momento la società tedesca non pensa alla delocalizzazione e svela, tra i progetti in fieri, l'applicazione della fibra artificiale alla lingerie. La società si appresta quindi alla ricerca di partner.
''L'intimo è un comparto ancora tutto da esplorare per noi'', anticipa Enrico Gessner, sales manager Italy e responsabile Enka per l'Italia. La società si prepara ora alla ricerca di partner, quali i leder mondiali dell'intimo, per sviluppare questo progetto, piuttosto ambizioso se si pensa che il comparto è attualmente dominio di nylon e poliammide.
Nessun programma imminente, inoltre, che preveda la delocalizzazione: ormai già da qualche anno l'azienda con sede a Wuppertal si avvale di uno stabilimento in Polonia per i passaggi successivi alla filatura, che invece avviene tutta in Germania.
Enka, 1.300 dipendenti, si prepara ad archiviare il 2003 con un fatturato di circa 125 milioni di euro, valore che dovrebbe essere mantenuto anche per l'anno appena iniziato. #'Creare un solido sistema di #textile chain management', conclude Gessner, resta una delle priorità: allo scopo proseguiranno iniziative di marketing che prevedono la cooperazione con confezionisti di alto livello del made in Italy, che sono anche i maggiori buyer dei filati dell'azienda''.
Estratto da Fashionmagazine.it del 16/01/04 a cura di Pambianconews