Non era entrato in sintonia con gli azionisti: per questo motivo, dicono fonti interne alla Versace, l'amministratore delegato Fabio Massimo Cacciatori, dopo appena tre mesi di incarico, ha lasciato la maison della Medusa. Cosa voglia dire, in questo momento, essere in sintonia con gli azionisti non è comunque molto chiaro: l'azienda, che nel 2002 ha avuto 5,8 milioni di euro di perdite, aveva spiegato di aver avviato proprio con Cacciatori una fase di ristrutturazione, con forti riduzioni di spese e contatti con nuovi investitori. Ora pare che il manager sia uscito su spinta degli azionisti, che sono Santo (30%), la sorella Donatella e sua figlia Allegra Beck Versace, principale erede di Gianni: le due donne insieme raggiungono il 70% e la giovane ad aprile diventerà maggiorenne.
Tutti i giochi dunque diventeranno chiari solo da quel momento in poi: cosa farà Allegra, le sue azioni saranno di fatto guidate dalla madre o no? Che posizioni prenderà, sarà l'ago della bilancia, si formerà un nuovo equilibrio familiare, oppure ci sarà una rottura? Tutte incognite che, in questa fase, sembrano anche impedire nuove soluzioni per il futuro della Versace. Una cosa è certa: il marchio, a oltre sei anni dalla morte di Gianni Versace, continua a mantenere il suo forte appeal. I sondaggi danno la griffe tra le prime al mondo per visibilità. E c'è chi riconosce a Donatella, pur nella sua stravaganza di vita e di lavoro, di aver avuto la capacità, in anni difficili per tutta la moda, di far galleggiare la griffe sull'onda della fama. Tant'è che ci sarebbero fondi di investimento stranieri molto interessati a intervenire nella Versace, così come si è parlato di grandi gruppi del lusso vogliosi di entrare nell'azionariato.
Si era detto anche di un Domenico De Sole pronto a fare il salto nella Versace. E' certo, invece, che continua a essere ottimo il rapporto tra Leonardo Del Vecchio e Santo Versace (che lo chiama amichevolmente Leonardo da Vinci): il patron di Luxottica, acquisendo il contratto di licenza ventennale per gli occhiali, ha risolto temporaneamente i problemi di bilancio della casa della Medusa, poi è anche entrato nel consiglio di amministrazione, ma ufficialmente ha sempre negato di voler diventare azionista. Nell'ambiente della moda, però, si era detto che Cacciatori fosse stato messo da lui, nella prospettiva di entrare in società con i Versace, quando i giochi tra i fratelli fossero diventati chiari. Fonti interne all'azienda invece smentiscono: Del Vecchio, dicono, ha conosciuto Cacciatori solo dopo, la scelta era stata di Santo. Le voci sulla Versace sono sempre tante, circola anche quella di una possibile vendita del Palazzo di via Gesù a Milano, sede storica della maison: fonti interne smentiscono recisamente, quel palazzo, dicono, non è in vendita.
Estratto da Ansa.it del 18/12/03 a cura di Pambianconews